Mantenere l’identità degli spazi originari, curando l’armonia complessiva della ristrutturazione e dando un carattere contemporaneo al progetto, significa saper scegliere con consapevolezza ogni elemento, ogni colore, ogni arredo della propria casa.
Ancor meglio se a farlo è un designer che molti di questi prodotti li ha disegnati personalmente, e sa quindi coglierne non solo la bellezza, ma anche la voce e l’essenza progettuale.
Siamo a casa di Marco Paolelli, fondatore dello studio di design Meneghello Paolelli che ha lavorato in maniera significativa nel settore arredo bagno, disegnando per FIMA alcune collezioni che ne hanno segnato il riposizionamento su un mercato più alto.
Ci riferiamo in particolare alla rubinetteria TEXTURE che trova uno spazio espressivo specifico in entrambi i bagni di questo raffinato progetto.
ELEMENTI ARCHITETTONICI ORIGINALI E RIQUALIFICAZIONE DEGLI SPAZI
La casa scelta da Marco Paolelli è un tipico appartamento milanese tra razionalismo e art decò, in un edificio del 1927 che riflette lo stile e i gusti progettuali dell’architetto Portaluppi. Probabilmente è opera di un allievo o di un architetto che ammirava i suoi edifici, sempre più richiesti dalla nascente borghesia industriale meneghina.
Si riconoscono nella struttura architettonica dello spazio i dettagli decorativi tipici dell’epoca: gli archi o i semiarchi nelle zone di passaggio, le ampie finestre, le decorazioni geometriche in gesso nelle boiserie e nei soffitti. Queste ultime in particolare sono davvero raffinate: diverse tra living e zona notte, riorganizzate quasi a sottolineare le singole funzioni delle varie stanze.
Tra gli elementi sapientemente recuperati nella ristrutturazione ci sono poi le porte ad arco in legno e vetro, il portone fregiato all’ingresso e il tipico parquet posato all’italiana, a spina di pesce. A sorpresa si è riusciti a recuperare anche il pavimento in graniglia originale, ormai nascosto sotto due strati di successive rilavorazioni.
Salvaguardata la personalità unica di questa abitazione, attraverso le conservazioni di decori ed elementi architettonici, la struttura spaziale ha invece subito un importante ammodernamento creando una zona living open space ed intervenendo sul corridoio, stretto e lungo, su cui prima si affacciavano tutti gli ambienti.
Si è trattato di valorizzarlo come luogo di passaggio tra le zone giorno e notte, invece che lasciarlo come elemento centrale dell’appartamento.
Ecco come…
IL PERCORSO CROMATICO PER ARMONIZZARE DECORI RETRÒ E SCELTE CONTEMPORANEE
La diversa distribuzione spaziale non poteva bastare per rispondere alle esigenze abitative della nuova famiglia. Occorreva pensare a come armonizzare arredi, materiali e tecnologie moderne con la struttura retrò della casa.
La chiave di lettura sono state le pareti verticali, comprese quelle del lungo corridoio.
E’ stata Alessia, la moglie di Marco Paolelli, a scegliere carte da parati fortemente decorate da abbinare ad una palette colori sui toni del blu. Si è creato così un vero e proprio percorso cromatico che a partire dal living, con tinte tra il pavone e l’azzurro desaturato, accompagnasse, attraverso il corridoio più neutro, verso la zona notte sui toni del verde, del celeste e del cipria.
Ulteriore trait d’union a progetto sono stati gli elementi specchiati e ripetuti, che nel corridoio diventano nuovo elemento decorativo ed ampliano la percezione dello spazio.
Molti sono gli oggetti creati personalmente dal designer e prodotti dalle aziende clienti. Un modo interessante per intrecciare nello spazio abitativo storie, idee ed esperienze personali che vanno aldilà della semplice funzionalità.
Altri arredi sono invece stati disegnati su misura per questo spazio, utilizzando dettagli dorati o materiali come l’ottone che riportano di nuovo alla dimensione storica della casa.
In ultimo risulta interessante la scelta di “nascondere” gli elementi tecnologici lasciando gli spazi liberi e lineari. I vani tecnici della cucina per esempio sono a scomparsa e persino il televisore è sistemato dietro un pannello scorrevole sopra il camino d’epoca.
IN OGNI BAGNO UNA DIVERSA PERSONALITA’ PER LA RUBINETTERIA TEXTURE
La stessa attenzione progettuale e scrupolosa cura dei dettagli si ritrova nei due ambienti di servizio ricavati nell’appartamento.
Il primo bagno della zona giorno è uno spazio moderno, con un ampio box doccia a vetro fisso e cannettato. I toni dell’azzurro e del carta da zucchero si armonizzano con la carta da parati e con il pavimento in graniglia, risaltando i profili metallici delle luci e degli accessori.
Le ceramiche sottili sono di Art Ceram, disegnate da Marco Paolelli così come la rubinetteria di FIMA.
Il lavabo incasso 3 fori della collezione TEXTURE è in finitura cromata, arricchito con i comandi sfaccettati nella versione VERTICAL: un accenno geometrico che accompagna la decorazione 3d del lavabo da appoggio.
Per il bidet invece c’è la serie SPILLO UP sempre cromata, per dare un tocco più contemporaneo ad un ambiente già equilibrato.
Il secondo bagno è decisamente più retrò-chic. Le delicate nuances verde menta della carta da parati si riflettono anche nelle ceramiche, dalle forme classiche ma squadrate. L’elegante vasca bianca freestanding è completata con un miscelatore vasca esterno della serie TEXTURE e rimane a vista dalla camera da letto padronale. Per lavabo e bidet torna sempre la collezione TEXTURE declinata rispettivamente nella versione 3 fori da appoggio, con canna ad arco girevole, e rubinetto bidet monoforo.
Si predilige anche in questo bagno la finitura cromata, ma la lavorazione dei comandi è millerighe (HORIZONTAL) con cover bianca.
Conoscendo bene il prodotto fin dal suo brief progettuale, il designer ha infatti saputo mixare tra le possibilità a disposizione, che per la serie TEXTURE riguardano:
- le finiture (cromo, cromo nero, cromo nero spazzolato, nickel spazzolato, oro, oro spazzolato, bianco e nero, marmo bianco Carrara e marmo nero Portoro);
- le texture delle manopole (vertical, horizontal, cross);
- le cover dei comandi (cromo, cromo nero, cromo nero spazzolato, nickel spazzolato, oro, oro spazzolato, bianco e nero, marmo bianco Carrara e marmo nero Portoro).
Interessante quindi notare come la stessa collezione di rubinetteria, declinata in versioni differenti, si adatti con facilità ad ambienti con personalità importanti restituendo un sapore diverso ad ogni ambiente bagno.
Per approfondire:
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